Archive for ottobre, 2014


GRAZIA VERASANI ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 29 ottobre 2014 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)

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È Grazia Verasani l’ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 29 ottobre 2014.

 

Con Grazia Verasani discutiamo del suo nuovo romanzo “Mare d’inverno” (Giunti). Nella seconda parte della puntata, l’autrice legge una pagina del suo libro…

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Tre donne di oggi, in un’età di bilanci fatti con coraggio e ironia, battute caustiche, dialoghi divertenti e avvelenati, emozioni messe a nudo, verità che non si nascondono.

Copertina Mare d'invernoMare d’inverno è un romanzo sull’amicizia tra donne, un Grande Freddo al femminile con un’ironia “alla Almodóvar”. La voce narrante è quella di Agnese, che fa l’insegnante, con un matrimonio arrugginito e una figlia diciottenne. Poi ci sono Vera, giornalista di successo, e Carmen, attrice prestata al doppiaggio. Sono vicine ai cinquanta e sono amiche dai tempi dell’università. Adesso si ritrovano a passare insieme, in una villetta della riviera romagnola, i giorni che precedono il Capodanno. La scusa è quella di consolare Carmen che si è rifugiata lì per riflettere sulla sua ennesima sconfitta sentimentale. In quel posto
semideserto, freddo, desolato, tra alberghi chiusi e il mare d’inverno della canzone di Ruggeri, le tre donne rinsaldano la loro amicizia, con liti passeggere, ricordi che affiorano, confidenze, rimpianti, amori che non si dimenticano. Ma soprattutto ridono, o imparano a farlo, in un’età in cui la giovinezza sembra già alle spalle. Vera, pur essendosi pienamente realizzata nel lavoro, non è felice, come non lo è Carmen, che ha sempre messo l’amore al primo posto, e Agnese dovrà decidere cosa fare del proprio matrimonio. Una breve vacanza in cui conosceranno qualcosa in più di loro stesse, e avranno anche l’occasione di incontrare uomini che scontano lo stesso malinconico “fuori stagione”. E insieme, forse, troveranno la forza di andare avanti più consapevolmente, senza paura della solitudine.

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Grazia Verasani (Bologna, 1964) ha pubblicato numerosi romanzi tra cui Quo vadis, baby?, dal quale Gabriele Salvatores ha girato l’omonimo film nel 2005 e prodotto la
serie tv Sky diretta da Guido Chiesa, e i noir Velocemente da nessuna parte, Di tutti e di nessuno e Cosa sai della notte, con protagonista l’investigatrice privata Giorgia Cantini. È anche musicista e sceneggiatrice, ha collaborato con riviste e quotidiani e pubblicato racconti su varie antologie. Ha scritto opere teatrali come From Medea-Maternity Blues, rappresentata sia in Italia che all’estero, diventata un film pluripremiato per la regia di Fabrizio Cattani. E il monologo Vincerò sulla vita e la carriera di Luciano Pavarotti, interpretato tra gli altri da Michele Placido. I suoi romanzi sono tradotti in vari paesi tra cui Francia, Germania, Russia. Nel 2013 è uscita la raccolta di racconti musicali Accordi minori.
Il suo sito è www.graziaverasani.it.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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sandro-veronesi-terre-rareSANDRO VERONESI ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 22 ottobre 2014 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)
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Veronesi_terrerare3_300dpiÈ Sandro Veronesi l’ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 22 ottobre 2014.
Con Sandro Veronesi abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “TERRE RARE” (Bompiani).

Nel giro di ventiquattr’ore un uomo perde il controllo della propria vita: fa un grave errore sul lavoro, gli viene sequestrata la patente, trova l’ufficio sigillato dalla Finanza, scopre che il suo socio è fuggito lasciandolo nei guai, rompe definitivamente con la sua compagna – e nel frattempo sua figlia è scappata da casa. Credendosi braccato, fugge a sua volta, alla cieca, ma lo sfacelo cui si è di colpo ridotta la sua vita, man mano che egli lo affronta, si rivela sempre più chiaramente un approdo, fatale e familiare – secondo una mappa interiore che era stata tenacemente rimossa.

 

Quest’uomo è Pietro Paladini, l’eroe immobile di Caos calmo, che nove anni dopo ritroviamo nella situazione opposta, roso dall’ansia e senza più un posto dove stare, costretto a vagare alla ricerca di quella pace improvvisamente perduta, o meglio – e questa sarà la sua scoperta – mai veramente avuta. La rimozione, la fuga, la famiglia che si disgrega, il confuso declino dell’Occidente, lo sforzo tragicomico di restare onesti in un tempo che spinge continuamente verso l’illegalità – e poi, di colpo, la verità. Alla fine di Caos Calmo Paladini rispondeva a un celebre verso di Dylan Thomas affermando che “la palla che lanciammo giocando nel parco è tornata giù da un pezzo. Dobbiamo smettere di aspettarla”. Si sbagliava, la palla era ancora per aria. Torna giù ora, in “Terre rare”.

Bompiani – Collana Narratori italiani – Pag. 416 – 19 euro

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SANDRO VERONESI è nato a Firenze nel 1959. È laureato in architettura. Ha pubblicato: Per dove parte questo treno allegro (1988); Live (1996); Gli sfiorati (1990); Occhio per occhio. La pena di morte in quattro storie (1992); Venite venite B-52 (1995), vincitore del Premio Fiesole nel 1996; La forza del passato (2000), con cui vince il Premio Viareggio L. Repaci e il Premio Campiello; Ring City (2001), Premio Fregene 2001; Superalbo (2002); No Man’s Land (2003); Caos calmo (2005); Brucia Troia (2007). Vincitore nel 2006 del Premio Strega, Caos calmo è stato tradotto in 20 paesi. Nel 2010 ha pubblicato XY, vincitore del Premio Flaiano 2011 e del Premio Superflaiano 2011. Sandro Veronesi ha collaborato con numerosi quotidiani e quasi tutte le riviste letterarie. Attualmente collabora con il “Corriere della Sera” e con “La Gazzetta dello Sport”. Ha cinque figli e vive tra Prato e Roma.

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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SALVATORE SILVANO NIGRO e GUGLIELMO PISPISA ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 15 ottobre 2014 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)
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SALVATORE SILVANO NIGRO è stato l’ospite della prima parte della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 15 ottobre 2014.
Con Silvano Nigro abbiamo discusso del suo nuovo libro “Il portinaio del diavolo. Occhiali e altre inquietudini” (Bompiani) e delle temativhe da esso trattate.

Il portinaio del diavolo. Occhiali e altre inquietudini“Cominciai ad avvertire l’inquietudine che quegli occhiali mi avevano seminato nel momento in cui, nella mia camera, mi ritrovai a disegnarli. Più volte, sullo stesso foglio; sicché ne venne un campo di occhiali come di meloni: grandi, piccoli, appena accennati, vuoti di lenti, con le lenti […]. Uno strano disegno, tra quelli che faccio di solito: e chi lo vedesse senza conoscere queste pagine, forse penserebbe sia venuto fuori in margine a una lettura di Spinoza, che fabbricava occhiali di quel tipo; o che fossi rimasto impressionato degli occhiali di don Antonio de Solis, in quel ritratto che adorna il frontespizio della edizione settecentesca della sua ‘Istoria della conquista del Messico’; o che avessi studiato di illustrare i versi di quel poeta arabo-siculo sulle lenti. Ed ecco che in questo momento, mentre scrivo, il fatto di ricordare queste immagini (immagini vere e proprie e immagini di parole) mi sorprende e aggiunge inquietudine all’inquietudine. Com’è che così nitidamente vedo Spinoza nella sua bottega di ottico, l’ombra della sera, le lenti come piccoli laghi in un paesaggio di manoscritti, tra le selve delle parole scritte […]; che così nitidamente ricordo il ritratto di don Antonio, e i versi di Ibn Hamdis? Non c’è qualcosa, nelle lenti, negli occhiali, che mi suscita, remoto, imprecisabile, un senso di stupore e insieme di apprensione?”

(Leonardo Sciascia, “Todo modo”, 1974)

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GUGLIELMO PISPISA è stato l’ospite della seconda parte della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 15 ottobre 2014
Con Guglielmo Pispisa abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Voi non siete qui” (Il Saggiatore)


Voi non siete quiWalter Chiari, avvocato messinese, non è parente di Walter Chiari, attore di origini pugliesi. Non gli assomiglia neppure; d’altronde, dovrebbe? Walter Chiari – l’avvocato, s’intende – aveva una passione per la letteratura, ma ha ciso di studiare giurisprudenza perché, bravo figlio degli anni ottanta, è stato allevato nel culto del denaro. Oggi Walter Chiari ha un impiego noioso una moglie frustrata, un figlio incline ai silenzi risentiti: una vita piatta. Un giorno, però, tutto cambia. Walter torna dalle vacanze, perde il lavoro, conosce una donna sensuale e misteriosa, erede di una famiglia altolocata, e la sua esistenza si trasforma; o meglio si deforma, e Walter si trova invischiato prima in un’irrequieta relazione extraconiugale – nata letteralmente ai bordi di una strada – e poi in un piano losco e intricatissimo in cui, fra polticanti corrotti e compiacenti frammassoni, rischia di essere l’unico con una coscienza. Che è subito pronto a mettere a tacere. Eppure qualcosa non quadra. Chi è il criptico seccatore che mette in guardia Walter atttraverso Facebook? E che cosa c’entrano i massoni con un delicato sistema di comunicazioni satellitari messo a punto dall’esercito americano? le date si confondono, si aggrovigliano, si scambiano e nella Russia degli oligarchi, degli alberghi di lusso, delle prostitute in limousine Walter Chiari si trova a camminare sull’orlo dell’abisso.

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TEA RANNO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 8 ottobre 2014 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)


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È Tea Ranno la scrittrice ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 8 ottobre 2014. Protagonista della puntata, il nuovo romanzo di Tea Ranno: Viola Fòscari (Mondadori)

Viola FòscariArrossire per uno sguardo, tremare per un abbraccio, soffrire per una parola mal detta, sognare ogni notte un’intimità proibita… Sono sentimenti che si provano da ragazzi, al primo amore. In rari casi la sorte ci offre il dono – o la condanna – di sperimentare nuovamente quelle emozioni. Viola Fòscari è una donna di grande carisma: perfetta padrona di casa, madre di due figli, ancora bellissima. Ma è in un momento di fragilità: i figli, che le hanno riempito la vita ogni istante, sono abbastanza grandi da lasciare il nido e da voler costituire una nuova famiglia. È proprio durante la festa di fidanzamento di uno di loro che tutto inizia. Basta uno sguardo, e Viola sente nascere improvvisa la passione per un ragazzo che ha l’età dei suoi figli, e che la guarda con gli occhi affamati e dolci dei giovani quando scoprono la vita… Iniziano giornate ebbre, in cui il desiderio amplifica i sensi e tutto sembra giusto, lecito, tutto salvato dall’Amore, che illumina ogni cosa e ci rende migliori. Momenti in cui l’azzardo porta Viola a giocarsi ogni cosa, e ore in cui la stanchezza prevale, consegnandola allo sfinimento della colpa e dell’angoscia. Ma anche giorni favolosi in cui i sogni diventano possibilità e le porte del reale si aprono verso l’incanto. Sul palcoscenico di una Sicilia gravida di cambiamenti – negli anni Cinquanta iniziano gli espropri terrieri per fondare il grande impianto petrolchimico che muterà il volto del Siracusano –, Tea Ranno intreccia le parole, i profumi, le vite di personaggi memorabili, ciascuno dei quali, come tutti noi, nasconde un segreto destinato a rivelarsi in quelle circostanze speciali in cui l’esistenza apre un varco nella sua rete. E narra la storia senza tempo dell’amore che rinasce dalle proprie ceneri, dell’amore che rischia di bruciare tutto ma che può anche dare spazio a una speranza nuova.

Nella seconda parte della puntata Tea Ranno ha letto qualche pagina del romanzo e ci ha rivelato qualcosa sul suo personalissimo rapporto con la scrittura.
Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Laureata in Giurisprudenza, ha sempre affiancato allo studio del diritto la pratica della scrittura.
Nel 2006 ha pubblicato Cenere, nel 2007 In una lingua che non so più dire, entrambi usciti per e/o, e nel 2012 La sposa vermiglia, Mondadori. Dal 1994 vive e lavora a Roma.

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lia-levi-il-braccialettoLIA LEVI ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 ottobre 2014 – h. 9 circa

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È stata LIA LEVI l’ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 ottobre 2014. Con Lia Levi abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Il braccialetto“, pubblicato dalle edizioni e/o.

L’amicizia può salvare dall’orrore? In una Roma occupata dai nazisti, l’incontro magnetico tra due lupi solitari, due adolescenti in cerca di se stessi.
Dalla caduta del fascismo alla razzia degli ebrei romani, una fiaba nera sull’amicizia e l’identità.

Un ragazzo ebreo e uno non ebreo aspirano segretamente a scambiarsi i ruoli.
Corrado, quindicenne, ha partecipato all’abbattimento dei busti di Mussolini e dei fasci littori la notte del venticinque luglio. È ebreo e si aspetta che il nuovo governo abolisca le leggi razziali. È sicuro che il prossimo anno scolastico potrà frequentare in mezzo agli altri il mitico Liceo Visconti, ma i giorni passano senza che nulla cambi, anzi…
Leandro abita in una grande e vecchia casa piena di ombre e misteri con un’anziana parente russa e, fin dal primo momento in cui ha incontrato Corrado in un cinema, cerca spasmodicamente di fare amicizia con lui.
Per Corrado il braccialetto a cerchi d’oro di sua madre è il simbolo di un passato benessere sociale, di un tempo in cui vedeva la madre giovane, vitale e combattiva. Man mano che le “Leggi” hanno preso piede i genitori gli appaiono invece sempre più spenti, rinchiusi in un mondo di pensieri piccoli e meschini, e comincia a sentire nei loro confronti un crescente disprezzo.
Nel momento in cui le famiglie ebree raccolgono l’oro a causa del ricatto tedesco, apprende che il braccialetto non c’è più. I suoi l’hanno venduto senza neanche dirglielo. Ma la verità non è quello che sembra.

Nella seconda parte della puntata Lia Levi ha letto qualche pagina del romanzo e ci ha rivelato qualcosa del suo laboratorio di scrittura.

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